Edilizia, RI-STRUTTURA
La realizzazione del Sito Reale ha inizio nel 1738. Il progetto della Reggia è affidato a A.Canevari e A.Medrano mentre quello del Parco è attribuito a F.Geri. L’impianto classicistico del parco settecentesco (diviso in Bosco Superiore e Bosco Inferiore) è stato trasformato in chiave paesaggistica nei primi decenni del XIX secolo.
Nell’ambito delle iniziative per il restauro e la valorizzazione della Reggia e del Parco è stato promosso nel 2001 uno studio di fattibilità dall’amministrazione provinciale e dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il paesaggio di Napoli e Provincia d’intesa con l’Università degli Studi Federico II. Si è dato quindi avvio al processo di riqualificazione dell’intero Sito, puntando al suo rilancio non solo attraverso il restauro della Reggia e del Parco ma soprattutto attraverso l’attribuzione di nuovi significati e funzioni al complesso.
La finalità prioritaria è soprattutto quella di ricostruire l’originaria unità morfologica, ricomponendo il perimetro originario della tenuta borbonica in un sistema integrato di funzioni culturali, scientifiche e turistico-ricreative che confermi le attuali destinazioni d’uso qualificanti (Facoltà di Agraria, Orto Botanico, Parco pubblico) e le integri con le nuove funzioni compatibili e coerenti con le finalità generali di conservazione e riqualificazione.
Nello specifico la riproposizione dei sentieri secondari del Bosco Superiore, non più individuabili, sono stati ipotizzati sulla base di analisi storiche e di tracce esistenti in situ.
Per le vecchie pavimentazioni naturali in terreno stabilizzato, il progetto definitivo prevedeva una sistemazione dei sentieri con manto erboso rinforzato.
La proposta dell’impresa assegnatrice dell’appalto, la Lande Srl di Napoli, ha riguardato l’impiego di battuto a base di zeolite naturale (tufo micronizzato in curva) e legante a base di calce aerea armato con la rete in GFRP di FIBRE NET. Per incrementare le proprietà portanti della pavimentazione in battuto, ed in particolare per le aree esterne carrabili, si è fatto ricorso alla rete di rinforzo in GFRP in grado di aumentare la capacità portante della pavimentazione e di controllare la propagazione dei dissesti, senza alcuna problematica di degrado, grazie all’inalterabilità dei materiali. In questi casi prima della gettata e della posa del battuto il supporto è stato armato con la rete Fibrebuild maglia 66×66 mm fornita in rotoli di altezza di 2 m, avendo cura di inserire l’armatura nel terzo inferiore dello spessore del conglomerato.
NB Si ringrazia il geometra Stefano Lancellotti per la collaborazione nella stesura del testo.
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