Edilizia,
L’articolo, a firma di Luca Venturi e Andrea Zampa, è stato pubblicato su Singeco News&Projects (Anno III – Dicembre 2012), edito da Singeco Servizi di Ingegneria, Società che si è occupata della progettazione dell’intervento in collaborazione con Fibre Net nel 2012.
“Con la sua nuda massa laterizia la Basilica di San Domenico si eleva maestosa sul poggio di Camporegio, quasi generata dalla rupe che sovrasta Fontebranda, determinando, insieme alla marmorea cattedrale di Santa Maria Assunta, una visione spettacolare di Siena.
Il complesso con pianta a T di tradizione monastica, si mostra grande e disadorno, con il suo paramento a mattoni movimentato soltanto dalla contrapposizione dei volumi del transetto ed arricchito unicamente dai lunghi finestroni ogivali e dalla successione degli archetti che scandiscono il fianco sinistro del complesso. Alcuni problemi strutturali hanno di recente indotto il Ministero per i Beni Architettonici ad intervenire sulla porzione di copertura posta in corrispondenza della sagrestia della chiesa, a destra della navata centrale, all’intersezione tra questa ed il transetto. La copertura originaria, realizzata attraverso capriate disposte ad un’interasse di circa un metro, costituite da travi prefabbricate in cemento armato con sezione a doppio T (13×15 cm.) e da catene in acciaio del diametro di 20 mm che assorbivano le spinte orizzontali, è posta a protezione di una struttura voltata sottostante interessata da alcuni affreschi di notevole interesse storico-artistico. Lo studio progettuale si è inizialmente concentrato su una soluzione che prevedesse un consolidamento dell’originaria struttura; intervento più adatto a limitare gli interventi edilizi ed a preservare gli affreschi dai pericoli di possibili precipitazioni atmosferiche che un rifacimento completo della copertura avrebbe comportato.
Tuttavia, analisi tecnico-economiche hanno invece indotto la società di ingegneria Singeco a optare per una soluzione innovativa, in grado di accelerare i tempi di esecuzione (riducendo i rischi di pioggia) e di abbattere notevolmente i carichi in gioco. Si è quindi deciso di eseguire una nuova struttura costituita da nove capriate in profili pultrusi in FRP (Fiber Reinforced Polimer). […]“
Nata come società per la produzione di compositi per l’edilizia, oggi FIBRE NET offre servizi di ingegneria specializzata e assistenza a tutta la filiera delle costruzioni.
Accanto ai materiali compositi innovativi, offriamo soluzioni a 360° per la manutenzione e il ripristino delle grandi opere.